La "Luigi Benelli"

Nel 1868 la "Premiata e Rinomata fabbrica Spongata Luigi Benelli" inizia la produzione industriale su larga scala.
 
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Nel corso degli anni la spongata Luigi Benelli appare in moltissime esposizioni, vincendo 40 medaglie d'oro, 10 grand prix e 12 croci d'onore.
 
Nel 1896 Luigi Benelli ottiene il brevetto di fornitore ella Real Casa del duca d'Aosta.
 
Nel 1902, all'esposizione internazionale di Londra, Luigi Benelli ottiene due medaglie d'oro.
Esse sono state poi riposte nella capitale londinese, nel settembre 2004, assieme alle specialità Benelli, nei magazzii Harrod's, nello spazio dedicato ai prodotti di nicchia dell'Emilia Romagna, in occasione del Made in Italy.
 
In passato, ed anche tutt'ora, si dice che la spongata Luigi Benelli porti fortuna perchè ricca di inredienti, fra cui noci, pinoli, mandorle e uvetta.
 
Nelle famiglie patriarcali, la sera della Vigilia di Natale, le nonne offrivano ai loro nipotini una fetta di spongata Luigi Benelli, perchè dicevano che era portatrice di buona sorte, proprio grazie ai suoi ingredienti.
 
Oltre a quelli già citati è bene menzionare anche il miele e le spezie, che contribuiscono a dare una lunga durata a questo dolce, formato da un ripieno posto tra due strati di pasta frolla e ricoperto da zucchero a velo come "spuma", da cui sembra, a seconda di alcuni, abbia origine il nome Spongata, mentre secondo altri, questo nome deriva da "spugna".
 
A Cesare Zavattini la spongata Luigi Benelli rievocava il sapore delle cose buone d'un tempo ed il fruscio degli involucri suscitava in lui piacevoli ricordi.

Nel 1972 egli inviò alla ditta Luigi Benelli, e precisamente al suo direttore, una lettera dattiloscritta, lamentando la difficoltà di trovare, a Roma, la spongata Luigi Benelli, il suo dolce preferito.